giovedì 29 ottobre 2015

La dieta dei 7 cereali: nutrimento per il corpo e l’anima

cereali
Ti sei mai interrogato sull’origine e sul significato dei giorni della settimana? Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica non sono nomi scelti a caso, la loro origine si perde nella notte dei tempi ed è associata ai Pianeti. Basta un po’ di attenzione per accorgersene: cosa ti ricorda la parola “Lunedì”? Porta con sé la Luna. E Martedì? Ovviamente Marte.Mercoledì è Mercurio, Giovedì è Giove, Venerdì è Venere, Sabato è Saturno, Domenica si riferisce al Sole. Nomi che, a dispetto dei tempi, hanno mantenuto il legame con la radice originaria, quando i Pianeti non erano solo corpi celesti, ma divinità. In quest’ottica ogni giorno racchiude delle qualità particolari, a seconda del Dio cui corrisponde e a queste qualità si possono associare specifici stati interiori. Associazioni che un tempo apparivano del tutto naturali ma che, oggigiorno, risultano quanto meno assurde.
Ma Rudolf Steiner va oltre, proponendo addirittura una relazione fra cereali e giorni della settimana. Pochi di noi, oramai, impostano la dieta settimanalesulla base di questi presupposti, guardando piuttosto ad aspetti prettamente nutrizionali. Ma come riporta il testo “Alimentazione e Scienza spirituale” di Udo Renzenbrink, “il ritmo dei giorni della settimana è una realtà attraverso la quale la nostra vita acquista forma e colore.” Delineando un’immagine per ciascun giorno, potremmo quindi associare a ognuno di essi un cereale, le cui caratteristiche corrispondano a quelle del giorno prescelto. Anche se a livello puramente fisico questo procedimento non sembra avere alcun senso, né determinare alcun cambiamento, a livello animico il senso esiste eccome. Non è obbligatorio seguire alla lettera un piano settimanale rigoroso, né crederci, ma come si suol dire, tentar non nuoce. E anche se non avessi intenzione di sperimentare l’efficacia della dieta dei 7 cereali, quanto illustrato di seguito ti aiuterà a scoprire significati simbolici che probabilmente ignoravi. E che un giorno, forse, potrebbero tornarti utili.
Lunedì: riso
riso
Il Lunedì, come premesso, è il giorno della Luna, la cui forza è di tipo femminile, passivo. La luna infatti riflette la luce del Sole, agisce sulla forza vitale anziché donare la vita, come fa l’astro domenicale. Il suo elemento è l’acqua, che ne è a sua volta influenzata. E’ l’astro della notte, cela un potere misterioso. Qualità che appartengono al giorno corrispondente, il lunedì, nonostante si siano perse nel corso del tempo. Il lunedì, in quest’ottica, non è il momento dell’azione, ma il tempo della programmazione di ciò che verrà, dell’elaborazione interiore di ciò che è stato. Si riflette sul passato (il weekend) per agire nel futuro (la settimana). Il cereale che meglio identifica queste qualità è il riso, a sua volta imparentato con l’acqua e le forze costruttrici del vivente.
Martedì: orzo
orzo
Martedì è il giorno di Marte, dio della guerra. E’ quindi il tempo dell’azione, del coraggio, dell’avvio di nuove imprese, purché mosse dalla forza del cuore. Il cereale in grado di stimolare gli uomini ad agire e nel contempo ad attivare le loro teste era, secondo gli antichi Greci, l’orzo. Non a caso veniva considerato midollo degli uomini, ma anche cibo dei filosofi.
Mercoledì: miglio
miglio
Il mercoledì è il giorno di Mercurio, messaggero degli dei, capace di congiungere piani diversi, il cielo con la terra. Mercurio è il pianeta della comunicazione, grande trasmutatore ma anche risanatore, cui corrisponde il miglio, cereale estremamente piccolo ma mobile, che agisce sulla pelle e sugli organi di senso, adibiti al contatto con l’esterno.
Giovedì: segale
segale
Il giovedì è il giorno di Giove, padre degli dei, che simboleggia il potere, l’abbondanza e la ricchezza. E’ un giorno regale, magnanimo, saggio, associato alla segale in quanto cereale dalla figura possente, elevata, ferma. In questo momento abbiamo a disposizione moltissima energia formativa e la segale contribuisce a stimolare l’organo maggiormente influenzato da questo pianeta, ovvero il fegato.
Venerdì – Avena
avena
Il venerdì è associato al Pianeta e alla Dea Venere, simbolo per eccellenza della bellezza, ma anche dell’amore, dell’arte, del piacere di vivere nonché madre di ciò che germoglia. Il cereale corrispondente è l’avena, poiché in relazione con le forze vitali edificanti, nonostante in apparenza risulti molto diversa da Venere, e decisamente meno avvenente. Ma si sa, gli opposti si completano a vicenda.
Sabato – Mais
mais
Sabato è il giorno di Saturno ed essendo quest’ultimo il Pianeta della privazione, un po’ castrante, l’atmosfera corrispondente sarà impregnata di serietà. Al giorno d’oggi il sabato ci appare tutt’altro che cupo visto che, finalmente, possiamo goderci il meritato riposo. Ma in realtà, originariamente, questo è il momento per riflettere su quanto accaduto nella settimana, raccogliendo solo le cose utili. La riflessione implica necessariamente un minimo di serietà e il ritiro interiore. Simbolicamente il cereale più affine è ilmais.
Domenica – Frumento
frumento
La Domenica è il giorno del Sole, la festa cristiana, il giorno della guarigione, durante il quale siamo chiamati a guardarci dentro in contemplazione meditativa. Anche se qualunque cereale è figlio del Sole, ilfrumento lo è in modo particolare, simbolo per eccellenza dell’oro solare. Esso agisce sull’organismo in modo equilibrato, diffondendosi in tutto il corpo.
Laura De Rosa

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Pedagogia con Arte

“E una donna che teneva un bambino al seno disse: "parlaci dei figli". I vostri figli non sono vostri figli. sono i figli e le figlie della brama che la vita ha per se stessa. Essi non provengono da voi, ma attraverso voi, e benché stiano con voi, non vi appartengono. Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri, poiché essi hanno i propri pensieri. Potete dar alloggio ai loro corpi, ma non alle loro anime, poiché le loro anime dimorano nella casa del domani, che voi non potete visitare nemmeno in sogno. Potete sforzarvi di essere come loro: non cercate però di renderli come voi, la vita, infatti, non torna indietro né indugia sul passato. Voi siete gli archi dai quali i vostri figli come frecce viventi sono lanciati. L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi piega con la sua potenza perché le sue frecce volino veloci e lontane. Lasciatevi tendere con gioia dalla mano dell’Arciere; poiché come egli ama la freccia che vola così ama pure l’arco che è ben saldo”K.Gibran